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Libri cartacei o digitali?
Sono una lettrice che tiene molto alla tradizione. Leggo prevalentemente su carta, non per la mia età matura, neanche per ignoranza delle nuove tecnologie. Ebook si diffondono sempre più, ma non ne sono molto appassionata. Direi che sia una deviazione professionale.
Sono traduttrice di letteratura e per questo appezzo molto libri tradizionali che costituiscono prodotti complessi del lavoro di molti professionisti: autori e traduttori, editori, redattori, correttori, illustratori, tipografi, stampatori… Per un ebook ci vuole solo il contenuto testuale e talvolta illustrativo. La possibilità di modificare l’aspetto del libro digitale è ciò che mi dà fastidio. Pensate un po’, non è che cambiando dimensione o tipo di caratteri accettiamo il fatto che il design tipografico del libro sia una cosa superflua? Nel caso dei libri cartacei godiamo della bellezza complessiva del libro – sempre o quasi sempre creata con la competenza e con la passione – senza alterarla in un istante come ci pare (a meno se la distruggiamo fisicamente).
Oltretutto, leggere molte ore su un piccolo schermo fa male agli occhi 🙂
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